venerdì 12 dicembre 2008

Giustizia, on line, accordo Ministeriale per l'innovazione digitale del sistema

Ministero della Giustizia, protocollo d'intesa 26.11.2008


Gli interventi finalizzati allo sviluppo di servizi per gli utenti della giustizia, oggetto della presente intesa, sono i seguenti:

a) notificazioni telematiche delle comunicazioni e degli atti processuali ad Avvocati e ausiliari del giudice, in attuazione dell’art. 51 della Legge 6 agosto 2008, n. 133;

b) rilascio telematico di certificati giudiziari e aumento degli sportelli sul territorio dove gli utenti possono richiedere i certificati;

c) trasmissione telematica delle notizie di reato tra forze di polizia e procure della Repubblica;

d) registrazione telematica degli atti giudiziari civili presso l’Agenzia delle Entrate;

e) accesso pubblico via rete alle sentenze ed ai dati dei procedimenti, in attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale;



PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L’INNOVAZIONE E IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA per la realizzazione di programmi di innovazione digitale, 26 novembre 2008

Roma, 26 novembre 2008

Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e il Ministro della giustizia, d’ora innanzi congiuntamente definite le “Parti”

VISTO

- l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, che prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

- l’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367, inerente le modalità di realizzazione di programmi comuni fra più amministrazioni;

- il decreto legislativo 12 febbraio 1993 n. 39 recante norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle Amministrazioni pubbliche;

- il decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2001, n. 123 sull’uso degli strumenti informatici e telematici nel processo civile;

- il decreto del Ministero della giustizia 24 maggio 2001 che fissa le regole procedurali relative alla tenuta dei registri informatizzati dell’amministrazione della giustizia;

- il decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313 costituente il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti;

- il Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 portante "Codice in materia di protezione dei dati personali";

- il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante “Codice dell’amministrazione digitale” che individua nel Sistema pubblico di connettività (SPC) lo strumento per interconnettere le pubbliche amministrazioni e per realizzare modelli di cooperazione e di semplificazione amministrativa nell’erogazione dei servizi pubblici;

- il decreto del Presidente della Repubblica 7 maggio 2008, con il quale il Prof. Renato Brunetta è stato nominato Ministro senza portafoglio;

- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 maggio 2008, con il quale al predetto Ministro senza portafoglio è stato conferito l'incarico per la pubblica amministrazione e l’innovazione;

- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 giugno 2008, recante “Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di pubblica amministrazione e innovazione al Ministro senza portafoglio On. Prof. Renato Brunetta”.

CONSIDERATO

- che il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’innovazione è delegato ad esercitare funzioni di impulso e promozione delle politiche di innovazione volte a migliorare la qualità dei servizi pubblici, realizzando programmi di sostegno all’innovazione nelle pubbliche amministrazioni;

- che, nell’ambito delle iniziative relative alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, il contesto della giustizia richiede con urgenza la realizzazione di interventi di innovazione finalizzati al perseguimento di obiettivi di maggiore efficienza dell’azione giudiziaria ed amministrativa, anche attraverso il ricorso alle tecnologie informatiche, in coerenza con un quadro normativo in evoluzione;

- che l’attuazione di interventi di innovazione nell’ambito della giustizia riveste una notevole complessità, anche dovuta alla molteplicità dei procedimenti nell’ambito delle due principali aree del processo civile e del processo penale, agli stringenti requisiti di sicurezza richiesti dal contesto, alla pluralità di soggetti interni ed esterni direttamente coinvolti nelle iniziative di digitalizzazione;

- che ulteriore fattore di complessità del contesto è la necessità di diffondere sull’intero territorio nazionale le soluzioni innovative sviluppate per l’efficienza dell’azione giudiziaria e amministrativa, in maniera tale da assicurare una omogenea modalità di interazione degli uffici con gli utenti della giustizia;

- che presupposto per l’efficienza ed efficacia delle soluzioni innovative e della omogenea modalità di interazione con gli utenti della giustizia è la disponibilità di una rete di telecomunicazione di adeguata capacità trasmissiva e di adeguata sicurezza, nonché la disponibilità negli uffici giudiziari di adeguate infrastrutture tecnologiche e sistemi applicativi;

- che il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione opera presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione delle politiche del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e, nell’ambito delle proprie funzioni, svolge attività di consulenza, regolazione e verifica volte a promuovere l’utilizzo dei sistemi informativi automatizzati da parte delle pubbliche amministrazioni per conseguire il miglioramento della qualità dei servizi pubblici, la trasparenza dell’azione amministrativa e il contenimento dei costi;

- che il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione e il Ministero della giustizia collaborano da tempo a progetti riguardanti la dematerializzazione dei fascicoli processuali, il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e delle applicazioni informatiche atte a consentire l’erogazione di servizi on-line a cittadini e professionisti e l’automazione dei processi interni all’amministrazione giudiziaria;

- che il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione ha promosso l’attuazione di tali progetti attraverso l’attribuzione di risorse anche nella forma del cofinanziamento.

RITENUTO

- di dover valorizzare il rapporto di collaborazione esistente tra Ministero della giustizia e Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’innovazione, attraverso il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione, al fine di realizzare soluzioni innovative basate sulle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni, in grado di conseguire maggiore qualità, efficienza ed economicità delle attività amministrative e istituzionali della giustizia, con particolare riguardo alla dematerializzazione dei documenti e degli atti processuali, semplificare le relazioni della giustizia con gli interlocutori esterni, anche attraverso una maggiore condivisione dei dati e automazione dei flussi informativi, nel rispetto degli indispensabili requisiti di sicurezza;

- di dover individuare con il presente protocollo iniziative in grado di raggiungere gli obiettivi di cui al punto precedente, in maniera tale da accelerare il raggiungimento di un livello diffuso di informatizzazione della giustizia, pur nel rispetto della specificità delle problematiche anche organizzative proprie dei diversi uffici giudiziari.

- che le iniziative di cui al presente protocollo, in coerenza con la strategia di ammodernamento indicata dal Governo ed avviata con i Piani industriali del Ministro della pubblica amministrazione e dell’innovazione e in coerenza con l’implementazione della strategia di Lisbona, dovranno ispirarsi ai seguenti principi:

riferimento alle buone pratiche nazionali e internazionali; valutazione delle performance e della soddisfazione del cliente; riduzione dei costi dell’amministrazione pubblica con miglioramento di qualità ed efficienza anche in termini dei tempi di risposta; trasparenza, accessibilità standardizzazione ed interoperabilità dei processi di interazione tra le amministrazioni e con gli utenti, come previsto dal Codice dell’Amministrazione digitale;

CONVENGONO QUANTO SEGUE

CAPO I

Finalità, attuazione e risorse finanziarie

Articolo 1

(Finalità)

1. Con la presente intesa le Parti intendono collaborare per realizzare un programma di interventi per l’innovazione digitale della giustizia, basati sull’utilizzo delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni, come descritto al CAPO II, finalizzato a contribuire alla semplificazione delle modalità di svolgimento dei servizi che l’Amministrazione della giustizia rende ai propri utenti e degli adempimenti a carico di questi ultimi, così come al miglioramento dell’efficienza degli uffici giudiziari, riducendo i costi di funzionamento e rendendo omogenee le modalità di interazione con gli utenti sul territorio nazionale.

Articolo 2

(Attuazione)

1. Le Parti mettono a disposizione le competenze delle strutture di cui si avvalgono per l'attuazione del presente protocollo.

2. Al fine di assicurare la corretta e tempestiva attuazione degli interventi di innovazione previsti dal presente programma e descritti negli articoli successivi è istituito un comitato tecnico che svolge funzioni di coordinamento, pianificazione e controllo, in raccordo con altre funzioni di monitoraggio eventualmente già esistenti per specifiche iniziative.

3. Il comitato tecnico è composto da sei membri, pariteticamente designati dalle Parti;

tra i componenti indicati dal Ministero della giustizia è scelto il presidente che provvede, tra l’altro, all’organizzazione dei lavori e alle comunicazioni esterne.

4. Il comitato tecnico, con il supporto delle competenti strutture delle Parti, definisce i piani di attuazione dei progetti ed adotta le raccomandazioni necessarie per l’attuazione del presente protocollo.

Articolo 3

(Risorse finanziarie)

1. Il programma di interventi oggetto del presente accordo è finanziato in parte con fondi già disponibili, derivanti anche da finanziamenti CNIPA, in parte con fondi da reperire, stimati in complessivi 90,5 milioni di euro di investimenti in conto capitale e 12 milioni di euro l’anno a regime di spese correnti per la gestione dei servizi e dei sistemi realizzati.

2. Le Parti si impegnano a dare priorità agli interventi di innovazione definiti in questa intesa e a individuare, nell’ambito delle rispettive competenze, le fonti di finanziamento necessarie per attuare gli interventi.

CAPO II

Interventi

Articolo 4

(Programma per l’innovazione digitale della giustizia)

1. Il programma per l’innovazione digitale della giustizia oggetto della presente intesa è articolato in interventi di innovazione finalizzati a sviluppare servizi più efficienti ed efficaci per gli utenti esterni e interni della giustizia e in interventi per il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, dei sistemi informatici e della rete di telecomunicazione della giustizia, intesi come gli asset strategici che rendono possibile la efficiente e sicura erogazione dei servizi messi a disposizione degli utenti della giustizia.

Gli interventi finalizzati allo sviluppo di servizi per gli utenti della giustizia, oggetto della presente intesa, sono i seguenti:

a) notificazioni telematiche delle comunicazioni e degli atti processuali ad Avvocati e ausiliari del giudice, in attuazione dell’art. 51 della Legge 6 agosto 2008, n. 133;

b) rilascio telematico di certificati giudiziari e aumento degli sportelli sul territorio dove gli utenti possono richiedere i certificati;

c) trasmissione telematica delle notizie di reato tra forze di polizia e procure della Repubblica;

d) registrazione telematica degli atti giudiziari civili presso l’Agenzia delle Entrate;

e) accesso pubblico via rete alle sentenze ed ai dati dei procedimenti, in attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale;

come meglio descritto nei successivi articoli 5, 6, 7, 8 e 9.

Gli interventi finalizzati alla razionalizzazione, evoluzione messa in sicurezza delle infrastrutture tecnologiche, dei sistemi informatici e della rete di telecomunicazione della giustizia prevedono tre distinte soluzioni in funzione del tipo di utenza cui si rivolgono, come descritto nel successivo articolo 10.

Lo sviluppo della rete di connessione avverrà, in particolare, attraverso l’adesione ai servizi SPC, lo sviluppo delle connessioni in banda larga e il ricorso a soluzioni in fibra ottica per favorire la trasmissione telematica delle notizie di reato e di altri flussi di comunicazione di interesse della giustizia.

2. Gli obiettivi di recupero dell’efficienza e di risparmio economico del Ministero della giustizia vengono conseguiti anche attraverso il ricorso per le comunicazioni in voce ai servizi VoIP, ai sensi dell’articolo 78, comma 2-bis del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82.

3. L’attuazione degli interventi di innovazione di cui al comma 1 comprende adeguate azioni di sensibilizzazione e formazione dei soggetti coinvolti.

Articolo 5

(Progetto “Notificazioni telematiche delle comunicazioni e degli atti processuali”)

1. Il progetto ha l’obiettivo di consentire l’invio delle comunicazioni e delle notifiche in via telematica dagli uffici giudiziari agli avvocati e agli ausiliari del giudice nel processo civile, in attuazione dell’art. 51 della Legge 6 agosto 2008, n. 133, di conversione del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112.

Tale intervento si configura come realizzazione di ulteriori funzionalità nell’ambito del più ampio progetto denominato “processo civile telematico”, le cui modalità di attuazione, diffusione e avvio prevedono una distribuzione progressiva delle soluzioni tecnologiche negli uffici giudiziari, a partire dai moduli che realizzano le funzionalità che incidono maggiormente sui tempi dei procedimenti, così da aumentare l’efficienza delle cancellerie governando l’impatto organizzativo generato dal cambiamento.

Le parti si impegnano, in ragione dei fondi già disponibili, a predisporre entro il primo trimestre 2009 l’infrastruttura per la trasmissione telematica degli atti e dei documenti nel processo civile di cognizione in almeno 2 tribunali super (Milano e Napoli), un tribunale grande (Catania), 4 tribunali medi (Bergamo, Brescia, Como e Monza) e i 10 tribunali piccoli dei distretti di Milano e Brescia.

2. Le parti si impegnano, per quanto di competenza, a predisporre l’infrastruttura per le comunicazioni e notificazioni telematiche negli ulteriori uffici giudiziari nonché il rilascio di copie semplici di atti processuali, previa acquisizione dei fondi di cui al successivo comma 4, secondo il seguente calendario:

a) entro giugno 2009: notifica telematica attivata per i procedimenti di cognizione nel 30% dei tribunali e delle corti d’appello d’Italia, tra cui i tribunali super di Roma e Torino e altre sedi grandi (tribunali di Bologna, Firenze, Genova e S.Maria Capua Vetere), nonché per la Corte di Cassazione;

b) entro ottobre 2009: notifica telematica attivata per il 70% dei procedimenti pendenti relativi alla cognizione; saranno coinvolte in particolare le corti d’appello di grandi e medie dimensioni;

c) entro dicembre 2009: notifica telematica attivata per i procedimenti di esecuzione in tutti di distretti delle regioni del Sud “obiettivo 1” nonché in almeno due distretti, due tribunali metropolitani e un tribunale di grandi dimensioni delle regioni centro-nord;

d) entro marzo 2010: notifica telematica attivata per tutti i procedimenti pendenti relativi alla cognizione;

e) entro giugno 2010: notifica telematica attivata per tutti i procedimenti pendenti relativi alle esecuzioni.

3. I fondi necessari a realizzare quanto previsto nel precedente comma 2 sono stimati in complessivi 16,5 milioni di euro. In questi costi sono compresi anche quelli necessari a diffondere la soluzione infrastrutturale e applicativa propedeutica alla realizzazione del progetto “Registrazione telematica degli atti giudiziari civili” di cui al successivo art. 8.

4. Il Ministero della giustizia gestisce l’attuazione del progetto, gestisce operativamente tutte le risorse finanziarie, emette i provvedimenti normativi e le regole tecniche necessari a disciplinare l’utilizzo di strumenti informatici e telematici nella trasmissione di documenti nel processo civile.

5. Il CNIPA mette a disposizione proprio personale per il supporto metodologico e tecnico al governo del progetto e per la definizione delle regole tecniche e degli standard di riferimento del progetto.

Articolo 6

(Progetto “Rilascio telematico di certificati giudiziari e aumento degli sportelli sul territorio dove gli utenti possono richiedere i certificati”)

1. Il progetto ha l’obiettivo di consentire il rilascio telematico di certificati giudiziari oltre che presso tutti gli uffici giudiziari, anche presso sportelli locati in altre pubbliche amministrazioni diffuse sul territorio o attraverso “reti amiche”

opportunamente selezionate (Comuni, Consolati, Camere di Commercio). Inoltre, il progetto si propone di consentire l’accesso diretto ai dati del Casellario Giudiziario (per consultazione o acquisizione di certificati) da parte di pubbliche amministrazioni centrali (Ministero dell’interno e degli esteri), o di altri Enti da selezionare (ad es Motorizzazione Civile).

I certificati interessati dal progetto possono essere divisi in tre categorie:

− Certificati “centrali” – sono i certificati del Casellario centrale, rilasciati tramite un sistema informatico nazionale (Nuovo Sistema del Casellario) e che il cittadino attualmente può richiedere solo presso le Procure. Per aumentare gli sportelli da cui può essere rilasciato, va potenziato il sistema del Casellario per permettergli di gestire un maggior numero di accessi concorrenti, atteso che i certificati del Casellario annualmente rilasciati sono oltre 1 milione.

− Certificati “locali” – sono i certificati, penali e civili, di competenza delle singole procure o tribunali, rilasciati tramite sistemi informatici “locali”, che il cittadino attualmente può richiedere solo presso l’ufficio giudiziario competente (per residenza o per titolarità del procedimento).

− Certificato complessivo per i “carichi pendenti” - che si prevede di rilasciare in via telematica, attraverso il sistema del Casellario come risultato dell’unione tra le pendenze presenti nelle Procure.

Gli sportelli individuati per il rilascio dei certificati e le amministrazioni che avranno l’accesso diretto ai dati saranno collegati alla rete della giustizia attraverso il Sistema Pubblico di Connettività (SPC).

2. Le parti si impegnano, in ragione dei fondi già disponibili, a rendere possibile, entro il primo trimestre 2009, il rilascio del certificato del Casellario giudiziario da qualsiasi sede giudiziaria, esclusi gli uffici del Giudice di pace, e l’accesso in via telematica al Casellario per almeno una Pubblica Amministrazione.

3. Le parti si impegnano altresì a operare, per quanto di competenza, per attuare gli ulteriori passi del progetto, previa acquisizione dei fondi di cui al successivo comma 4, secondo il seguente calendario:

a) entro il primo semestre 2009, attivazione del rilascio dei certificati del Casellario presso i consolati italiani all’estero connessi su RIPA;

b) entro fine 2009, accesso in via telematica al Casellario per tutte le Pubbliche Amministrazioni abilitate;

c) entro fine 2009, sviluppo delle componenti applicative per il rilascio del certificato dei carichi pendenti;

d) entro fine 2010, attivazione del servizio di rilascio di ulteriori certificati “locali” presso il 25% dei Comuni e presso altri sportelli di reti amiche, che saranno individuate dal Ministero.

4. I fondi necessari a realizzare quanto previsto nel precedente comma 3 sono stimati in complessivi 5 milioni di euro, di cui la metà necessari per l’incremento delle capacità del sistema del Casellario per sostenere un maggior numero di accessi concorrenti.

5. Il Ministero della giustizia gestisce l’attuazione del progetto, gestisce operativamente tutte le risorse finanziarie, emette i provvedimenti normativi e le regole tecniche necessari alla operatività del progetto.

6. Il CNIPA mette a disposizione proprio personale per il supporto metodologico e tecnico al governo del progetto e per la definizione delle regole tecniche e degli standard di riferimento del progetto.

Articolo 7

(Progetto “Trasmissione telematica delle notizie di reato tra forze di polizia e procure della Repubblica”)

1. Il progetto ha l’obiettivo di consentire la trasmissione telematica delle notizie di reato da parte delle forze di polizia giudiziaria alle Procure, automatizzando l’alimentazione del registro delle notizie di reato e la costituzione del fascicolo del pubblico ministero e del giudice delle indagini preliminari.

La costituzione di un sistema di gestione documentale dei fascicoli processuali permetterà inoltre di introdurre l’archiviazione e la ricerca all’interno dei fascicoli nonché di fornire agli utenti autorizzati vari servizi, tra i quali l’accesso telematico da parte degli Avvocati agli atti processuali e il rilascio di copie telematiche degli atti processuali nei casi previsti dalla legge (ad esempio art. 415 bis c.p.p.).

Il progetto prevede che - a regime - le forze di polizia giudiziaria redigano le notizie di reato, le digitalizzino con i documenti associati e le trasmettano alle Procure interessate, firmate digitalmente e crittografate, nell’ambito della rete privata delle forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza) con specifiche estensioni di rete e con connessioni dirette, quando disponibili in fibra ottica. Tali estensioni potranno prevedere anche ulteriori utilizzazioni sinergiche. Per le forze di polizia non attestate su tale rete privata si farà uso delle connessioni attestate nel sistema Pubblico di connettività. Contestualmente si svilupperanno applicazioni in cooperazione applicativa SPC per condividere i dati di sintesi delle notizie di reato predisponendo una porta di dominio su SPC presso il Centro elaborazioni dati previsto dall’articolo 8 della legge 1 aprile 1981, n. 121 la porta di dominio attestata presso il Ministero della Giustizia. Le parti si impegnano, in ragione dei fondi già disponibili, a rendere possibile in via sperimentale la trasmissione delle notizie di reato presso la Procura di Napoli entro il primo trimestre 2009, entro il secondo trimestre 2009 presso le Procure di Nola e Torre Annunziata, entro il quarto trimestre 2009 presso le Procure di Milano e Monza.

2. Le parti si impegnano altresì a operare, per quanto di competenza, per permettere la trasmissione telematica delle notizie di reato nelle ulteriori Procure, previa acquisizione dei fondi di cui al successivo comma 4, secondo il seguente calendario:

a) entro il secondo trimestre 2009, realizzazione della porta di dominio della giustizia su SPC che consente lo scambio di dati con il Ministero dell’Interno;

b) entro fine 2009, diffusione della soluzione presso le forze di polizia giudiziaria e le Procure di altre 2 province italiane;

c) entro il primo trimestre 2010, realizzazione del sistema a regime di gestione documentale delle notizie di reato in formato elettronico e del fascicolo del Pubblico Ministero e del Giudice delle Indagini Preliminari;

d) entro il terzo trimestre 2010, realizzazione dei moduli di accesso per gli avvocati;

e) entro fine 2010, diffusione della soluzione presso le forze di polizia giudiziaria e le Procure d’Italia meridionale.

3. I fondi necessari a realizzare quanto previsto nel precedente comma 2 sono stimati in complessivi 43 milioni di euro, di cui 2,6 milioni già finanziati nell’ambito della programmazione PON Sicurezza 2000-2006 e 30 milioni da finanziare nell’ambito della programmazione PON Convergenza 2007-2013.

4. Il Ministero della giustizia gestisce l’attuazione del progetto, gestisce operativamente tutte le risorse finanziarie, comprese quelle rese disponibili dal CNIPA, emette i provvedimenti normativi e le regole tecniche necessari alla operatività del progetto.

5. Il CNIPA, che ha già cofinanziato per un importo complessivo pari a circa 0,5 milioni di euro le attività di cui al precedente comma 1, mette a disposizione proprio personale per il supporto metodologico e tecnico al governo del progetto e per la definizione delle regole tecniche e degli standard di riferimento del progetto. Il CNIPA, al fine di consentire la diffusione del progetto sulle restanti regioni italiane, opererà per individuare ulteriori risorse finanziarie da allocare sul progetto.

Articolo 8

(Progetto “Registrazione telematica degli atti giudiziari civili”)

1. Il progetto ha l’obiettivo di permettere la registrazione telematica presso l’Agenzia delle Entrate di tutti gli atti prodotti dagli uffici giudiziari di primo e secondo livello, compresi quelli delle esecuzioni civili, e dalla Corte Suprema di Cassazione.

2. Le parti si impegnano, in ragione dei fondi già disponibili, a rendere possibile la registrazione telematica dei decreti ingiuntivi esecutivi senza allegati, ovvero con allegati già registrati, con esclusione dei decreti ingiuntivi soggetti a imposta sul valore aggiunto, entro marzo 2009, in almeno 2 tribunali super (Milano e Napoli), 1 tribunale grande (Catania), 4 tribunali medi (Bergamo, Brescia, Como e Monza) e i 10 tribunali piccoli dei distretti di Milano e Brescia.

3. Le parti si impegnano altresì a operare, per quanto di competenza, per attuare i passi successivi del progetto, previa acquisizione dei fondi di cui al successivo comma 4, secondo il seguente calendario:

a) entro fine 2009: registrazione per gli atti di cui al precedente comma 2 per tutti i restanti tribunali e corti d’appello d’Italia;

b) entro giugno 2010: registrazione per tutti gli atti prodotti in tutti i tribunali e corti d’appello d’Italia.

4. I fondi necessari a realizzare quanto previsto nel precedente comma 3 sono stimati in un milione di euro, in ragione della sinergia di questo progetto con quello di “notifica telematica degli atti processuali” e della coincidenza delle attività propedeutiche di cui al precedente articolo 5.

5. Il Ministero della giustizia gestisce l’attuazione del progetto, gestisce operativamente tutte le risorse finanziarie, comprese quelle rese disponibili dal CNIPA, emette i provvedimenti normativi e le regole tecniche necessari alla operatività del progetto.

6. Il CNIPA, che ha già finanziato le attività di cui al precedente comma 2 per un importo complessivo di circa un milione di euro, mette a disposizione proprio personale per il supporto metodologico e tecnico al governo del progetto e per la definizione delle regole tecniche e degli standard di riferimento del progetto.

Articolo 9

(Progetto “Accesso pubblico via rete alle sentenze e ai dati dei procedimenti, in attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale”)

1. Il progetto ha l’obiettivo di progettare e realizzare la archiviazione centralizzata dei dati dei procedimenti e dei provvedimenti giudiziari in attuazione dell’articolo 56 del Codice dell’Amministrazione Digitale, anche prevedendo la possibilità di affidare, sotto la vigilanza del responsabile di cui all’articolo 10, decreto legislativo 12 febbraio 1993 n. 39, la gestione dei sistemi a soggetti esterni, allo scopo di consentire la consultazione ed accesso da remoto, nel rispetto delle previsioni dell’articolo 51, Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, con le modalità di cui all’articolo 64 del Codice dell’Amministrazione Digitale, per assicurare la identificazione e tracciabilità dell’accesso.

2. Le parti si impegnano, in ragione dei fondi già disponibili, a realizzare entro il primo trimestre del 2009 uno studio di fattibilità relativo alla soluzione tecnologica e organizzativa per consentire l’accesso pubblico via rete alle sentenze e ai dati dei procedimenti.

3. Le parti si impegnano altresì a operare, per quanto di competenza, per attuare gli ulteriori passi del progetto, previa acquisizione dei fondi di cui al successivo comma 4, secondo il seguente calendario:

a) Entro fine 2009, realizzazione della soluzione tecnica per l’accesso via rete alle sentenze e ai dati de procedimenti.

b) Entro il primo trimestre del 2010 messa a disposizione del servizio al pubblico, previo avvio operativo della soluzione sulle infrastrutture tecnologiche di cui al successivo articolo 10.

4. I fondi necessari a realizzare il progetto sono stimati in complessivi 2 milioni di euro per investimenti relativi allo sviluppo della soluzione applicativa e in 2 milioni di euro annui a regime per la gestione del servizio.

5. Il Ministero della giustizia gestisce l’attuazione del progetto, gestisce operativamente tutte le risorse finanziarie, comprese quelle rese disponibili dal CNIPA, emette i provvedimenti normativi e le regole tecniche necessari alla operatività del progetto.

6. Il CNIPA mette a disposizione proprio personale per la stesura dello studio di fattibilità del progetto, per il supporto metodologico e tecnico al governo del progetto e per la definizione delle regole tecniche e degli standard di riferimento.

Articolo 10

(Progetto “Razionalizzazione, evoluzione e messa in sicurezza delle infrastrutture ICT, dei sistemi informatici e della rete di telecomunicazione della giustizia”)

1. Il progetto ha l’obiettivo di razionalizzare, far evolvere in senso innovativo, mettere in sicurezza, le infrastrutture ICT, i sistemi informatici e la rete di telecomunicazione della giustizia, in modo da aumentare la loro efficienza, economicità di gestione, sicurezza dei dati e delle apparecchiature, nel rispetto della normativa vigente circa la tenuta dei dati di interesse dei procedimenti giudiziari, e in modo da permettere l’erogazione di servizi in rete affidabili, sicuri e di elevata qualità agli utenti interni ed esterni al Ministero della giustizia.

2. Il progetto prevede quattro distinte soluzioni tecnico organizzative per le infrastrutture ICT e i sistemi informatici che supportano, rispettivamente:

a) l’erogazione di servizi a utenti esterni nell’ambito del processo civile e del dibattimento penale;

b) l’erogazione di servizi a utenti interni al Ministero della giustizia e per il funzionamento delle strutture giudiziarie, nel settore dell’esecuzione penale, della sorveglianza, delle misure cautelari, dell’anagrafe penitenziaria, del casellario e delle misure di prevenzione;

c) l’ottimizzazione delle strutture serventi locali nelle strutture giudiziarie per la gestione dei servizi nella fase delle indagini preliminari del processo penale.

Il tutto come meglio descritto nei successivi commi 3, 4 e 5;

d) l’adozione di una nuova modalità di comunicazione istantanea tra gli utenti interni al fine di mettere in comunicazione diretta gli utenti in sedi remote diverse e ridurre le telefonate.

3. La soluzione relativa alle infrastrutture informatiche per l’erogazione di servizi a utenti esterni nell’ambito del processo civile e del dibattimento penale prevede di realizzare sale server centralizzate, anche affidate a fornitori esterni, per l’erogazione dei servizi nel settore del processo civile e del dibattimento penale.

L’attuazione del progetto sarà preceduta dalla realizzazione di uno studio di fattibilità congiunto tra Ministero e CNIPA, che individuerà le soluzioni tecniche, logistiche e organizzative più adeguate e definirà il dettaglio dei costi e dei tempi di realizzazione.

4. La soluzione relativa alle infrastrutture informatiche per l’erogazione di servizi a utenti interni alla giustizia nei settori del supporto al funzionamento delle strutture giudiziarie, dell’esecuzione penale, della sorveglianza, delle misure cautelari, dell’anagrafe penitenziaria, del casellario e delle misure di prevenzione prevede di realizzare sale server centralizzate sotto la diretta responsabilità dell’amministrazione, per l’erogazione di servizi nei settori di cui sopra, anche per quanto riguarda la gestione del personale e delle risorse materiali e finanziarie e la erogazione di servizi on line per i dipendenti (istanze, ferie, cedolino, ecc.).

Il progetto prevederà l’adozione di strumenti di comunicazione istantanea tra gli utenti interni del ministero e fornirà uno strumento complementare alla posta elettronica e/o il telefono. La soluzione fornirà messaggistica immediata, conferenze audio, video e Web in un unico sistema semplice e intuitivo così che gli utenti potranno entrare in contatto con la persona desiderata e sbrigare rapidamente le loro richieste. Il sistema potrà essere impiegato per offrire un servizio di helpdesk agli utenti interni.

Il progetto prevede, inoltre, la distribuzione ai dipendenti della giustizia di carte multiservizi (mod. AT/d.l.vo n. 82/2005) per l’autenticazione informatica sull’infrastruttura PKI e di Active Directory della giustizia, per la firma digitale e l’accesso in rete ai servizi dell’amministrazione.

L’attuazione del progetto renderà anche possibile la diffusione dei cedolini elettronici dei dipendenti, con conseguenti significativi risparmi di spesa.

L’attuazione del progetto sarà preceduta dalla realizzazione di uno studio di fattibilità congiunto tra Ministero e CNIPA, che individuerà le soluzioni tecniche, logistiche e organizzative più adeguate e definirà il dettaglio dei costi e dei tempi di realizzazione delle sale server.

5. La soluzione relativa alla ottimizzazione delle strutture serventi locali per la gestione dei servizi nella fase delle indagini preliminari del processo penale prevede di ottimizzare le dotazioni informatiche degli uffici giudiziari per le componenti che riguardano la tenuta dei dati di interesse dei procedimenti giudiziari nel settore del processo penale, nella fasi precedenti a quella dibattimentale.

6. L’attuazione del progetto, nelle sue componenti di cui ai precedenti commi 3, 4 e 5, permetterà di realizzare significative economie di scala nella gestione delle infrastrutture tecnologiche della giustizia, riducendo, tra l’altro, fortemente il numero di apparecchiature server da gestire e di sedi da presidiare con servizi di assistenza sistemistica.

Faciliterà, inoltre, l’utilizzo della tecnologia VoIP per le comunicazioni, con conseguenti risparmi di spesa per l’amministrazione giudiziaria.

Nella realizzazione del progetto sarà posta particolare cura nel predisporre soluzioni che assicurino la sicurezza dei dati e la continuità operativa dei sistemi informatici, salvaguardando per quanto possibile gli investimenti già effettuati.

Le soluzioni di cui ai commi 3 e 4 si avvarranno delle connessioni rese disponibili da SPC nonché delle connessioni in banda larga che potranno essere rese disponibili anche da altre amministrazioni pubbliche nell’ambito di apposite convenzioni.

7. Le parti si impegnano a operare per attuare il progetto, per quanto di rispettiva competenza, previa acquisizione dei fondi di cui al successivo comma 8, secondo il seguente calendario:

Per quanto riguarda la soluzione di cui al comma 3:

a) Entro il primo trimestre 2009, realizzazione dello studio di fattibilità del progetto.

b) Entro il secondo trimestre 2009, indizione della gara per la realizzazione o per l’affidamento in outsourcing delle sale server.

c) Entro il primo trimestre 2010, realizzazione e messa in esercizio delle sale server.

Per quanto riguarda la soluzione di cui al comma 4:

d) Entro la fine del 2008, attivazione della infrastruttura di PKI ed active directory nazionale della giustizia, sotto la responsabilità dell’amministrazione.

e) Entro il primo trimestre del 2009, acquisizione dei servizi di sicurezza SPC.

f) Entro il primo trimestre del 2009, distribuzione a 22.000 dipendenti della carta multiservizi della giustizia (mod. AT/d.l.vo n. 82/2005) per l’autenticazione informatica, la firma digitale e l’accesso in rete ai servizi dell’amministrazione.

g) Entro il primo trimestre 2009, definizione di uno studio di fattibilità del progetto relativo ai sistemi amministrativi di direzione e supporto con particolare riferimento al riuso delle infrastrutture e dei sistemi già disponibili nell’amministrazione stessa.

h) Entro il secondo trimestre 2009, avvio della gestione centralizzata, con sistemi di access e identity management disponibili in SPC, delle utenze della giustizia.

i) Entro la fine del 2009, distribuzione a tutti i dipendenti della carta multiservizi della giustizia (mod. AT/d.l.vo n. 82/2005) per l’autenticazione informatica, la firma digitale e l’accesso in rete ai servizi dell’amministrazione.

j) Entro fine 2009, realizzazione delle prime funzionalità di erogazione unificata dei servizi amministrativi.

k) Entro il primo trimestre 2010, rilascio dei servizi on line ai dipendenti della giustizia.

Per quanto riguarda la soluzione di cui al comma 5:

l) Entro il primo trimestre 2009, realizzazione dello studio di fattibilità del progetto;

m) Entro il primo semestre 2009, avvio del sistema presso almeno tre uffici giudiziari n) Entro la fine del 2009, avvio del sistema in almeno altri due uffici giudiziari o) Entro la fine del 2010, avvio del sistema nei restanti uffici giudiziari.

8. I fondi necessari a realizzare il progetto sono stimati in:

a) per quanto riguarda la soluzione di cui al comma 3, 14 milioni di euro di investimenti e 4 milioni di euro l’anno di spese correnti;

b) per quanto riguarda la soluzione di cui al comma 4, 6 milioni di euro di investimenti in conto capitale, dei quali 2 per acquisire sistemi di cifratura, e 4 milioni di euro annui di spese correnti, dei quali 1 per acquisire i servizi di sicurezza SPC;

c) per quanto riguarda la soluzione di cui al comma 5, 3 milioni di euro di investimenti in conto capitale e 2 milioni di euro l’anno di spese correnti.

9. Il Ministero della giustizia gestisce l’attuazione del progetto, gestisce operativamente tutte le risorse finanziarie, comprese quelle rese disponibili dal CNIPA, emette i provvedimenti normativi e le regole tecniche necessari alla operatività del progetto.

10. Il CNIPA mette a disposizione proprio personale per il supporto metodologico e tecnico al governo del progetto e per la definizione delle regole tecniche e degli standard di riferimento del progetto.

CAPO III

Durata e comunicazione dei risultati

Articolo 11

(Durata)

1. La presente intesa ha una durata di tre anni dalla data di sottoscrizione e può essere rinnovata previo accordo tra le Parti. Con cadenza semestrale, su richiesta di una delle Parti, può essere effettuata una rimodulazione del presente protocollo.

Articolo 12

(Comunicazione e promozione)

1. Le parti curano azioni di comunicazione e promozione delle iniziative e dei risultati conseguiti, anche mediante la partecipazione congiunta ad eventi e manifestazioni di settore, sia in ambito nazionale che internazionale.

Data...

Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione
Il Ministro della giustizia

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